Sono giorni strani e complicati, soprattutto per l’incertezza che hanno portato e la velocità con la quale la situazione si è evoluta. Alcune aziende hanno retto l’impatto, altre invece si sono fatte prendere dal panico totale.
Certamente, nessuno poteva prevedere un avvenimento così importante e di scala mondiale, perché di mondo dobbiamo parlare, ma è singolare analizzare come molti settori produttivi e piccole e medie imprese abbiano reagito.
In molti hanno attivato, nel possibile, servizi di consegna a domicilio, altri non hanno fermato la comunicazione cercando di dare continuità e di rassicurare i clienti, ma non solo, molti imprenditori stanno lavorando per pianificare gli interventi del post-emergenza, che molto probabilmente lascerà inevitabili strascichi. Pianificare, preparare progetti, guardare al futuro in questi giorni è fondamentale, anche se non tutti l’hanno ben compreso.
L’errore più grande l’hanno fatto coloro che sono stati costretti a chiudere temporaneamente, che purtroppo hanno annullato tutte le loro attività anche quelle di comunicazione, bloccando un percorso che nel futuro sarà più difficile da riprendere.
L’incertezza ed il panico sono stati generati da una campagna mediatica della paura, del terrore….che ha messo in confusione troppi soggetti e tra questi anche gli imprenditori e le piccole imprese, che non hanno un piano di crisi.
Cosa fare allora? Una delle prime mosse è mantenere la calma, affidarsi ai propri consulenti, sia fiscali che di comunicazione e impostare una strategia prima di contenimento, ma non solo economico, ma anche un processo che comunichi con i clienti e vada a rassicurare proprio quella parte che vive nel panico. Serve dare una continuazione al processo di comunicabilità aziendale, in maniera veritiera e con buon senso.
Il Decreto emanato dal Governo il 16 Marzo, parliamo del Cura Italia, ha introdotto delle misure tampone dal punto di vista economico. Questo è certamente un bene, ma quello che ad oggi rimane un errore è stato quello di fermarsi per troppo tempo e ignorare il fatto che nella Rete c’è un popolo che restando a casa ha preso d’assalto i siti e-commerce ed ha iniziato a chiedersi cosa può fare l’azienda che conosco per me online? Come si muove? Cosa mi sta comunicando in questo momento?
Tutto sembra essersi spostato online e difficilmente tornerà tutto offline, anzi il cliente abituale che cerca le comodità, penserà l’azienda ed il negozio di fiducia in due maniere, quella nello store fisico e quella online.
Cosa dobbiamo aspettarci? Sicuramente lo stravolgimento è iniziato e non è detto che finisca molto presto. Certamente gli eventi hanno modificato la nostra Primavera e la nostra Estate 2020, ed è proprio qui che la strategia e la capacità di adattamento agli eventi potrà fare la differenza.
Serve molta vitamina C, ovvero competenza, calma e creatività.
Chi non lo farà continuerà ad usare questo virus come la crisi economica, che ancora oggi è nella bocca di alcuni, magari per giustificare la mancanza di una vera strategia per stare sul mercato.
Andrà tutto bene è una frase molto bella, interessante e piena di coraggio. Ma serve intraprendenza, serve pianificazione e idee. Fatevi consigliare, mettete assieme tutte le informazioni e sfruttate le opportunità.
Tags: azienda, Coronavirus, emergenza, gestione azienda, impresa
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